gennaio 2019

IQD 54 — Dialogo con Didier Faustino

Ritrovo nell’opera di Didier Fiuza Faustino una efficace sintesi, un movimento di sentimento, volontà e domanda attraverso il suo lavoro che tra quelli che sconfinano tra arte e architettura e tra architettura e arte, si rivela tra i più sinceri e non ambigui nel suo incedere su un crinale, ovvero non dettati da moti indecisi tra fare l’architetto e voler essere un artista, o essere un artista ma voler fare l’architetto, ma interessato e concentrato su una idea di “progetto mentale”.

Alfonso Femia

I feel, in the works of Didier Faustino, an efficient synthesis, a move of feelings, desire and requirements. Its work is part of the ones where borders between art and architecture and between architecture and art disappear. He appears to be one of the most sincere and the less ambiguous people in his process; a dividing line made of indistinct times to be an architect and wishing to be an artist or to be an artist and wishing to be an architect. On the contrary, he is interested and concentrated on the idea of a “mental project”.

Alfonso Femia

IQD 54
gennaio/marzo 2019

Dialogo tra ALFONSO FEMIA e DIDIER FAUSTINO
Interventi di SARA GOTTARDO e LILOYE CHEVALLEREAU

IQD 54
january/march 2019

Dialogue between ALFONSO FEMIA and DIDIER FAUSTINO
Interventions of SARA GOTTARDO and LILOYE CHEVALLEREAU